La stanza d’ingresso al piano nobile è oggi dedicata ad esposizioni temporanee e, in particolare, in questo periodo ospita le opere di Renzo Calzavara e Fiorenza Valenti.
Una cifra stilistica, questa, che racchiude e sintetizza decenni di ricerca e che rivela l’esistenza di di un mondo interiore fatto di suggestioni, di domande e di risposte, che nel loro susseguirsi conducono al senso e al non senso delle cose, tanto che difronte alle sue opere alcuni critici hanno parlato di misticismo dell’irreale e metafisica del quotidiano.
L’opera di Fiorenza Valenti, invece, tende all’astrattismo delle forme, all’espressionismo dei colori e all’incisività di un segno secco, in grado di suggerire una composizione di matrice ancora figurativa che lentamente vira verso un’espressività sempre più astratta.
Gli accordi cromatici delineano le forme, i volumi, le consistenze, mentre i contrasti cromatici creano movimenti energici e vivaci. L’energia che scaturisce nella composizione di Fiorenza Valenti è magnetica e vitale.
Per lei il soggetto di partenza, quello a cui l’artista si ispira per la creazione, diviene il pretesto per un godimento estetico che si nutre di suggestioni e rimandi colti insieme ad evocazioni rivolte verso una spiritualità panteistica.