Sala Gialla o Sala del Trucco

10 Sala del Trucco (o Sala Gialla) (2)

 

La “Sala del Trucco” è descritta nell’inventario del 1753 fatto realizzare dalle figlie di Giulio Visconti Borromeo come arricchita dalla presenza di quadri e di ben dodici tavolini da gioco. Il nome della sala è riferito, infatti, ad un gioco molto simile al biliardo, diffusosi nelle ville nobiliari nel Settecento, e descritto nei documenti d’archivio come “trucco coperto di panno verde sostenuto da piedi di noce con suoi magli, steccho, e palle per il gioco, con suo tellaro all’intorno per le lamiere sostenuto da due ferri alla volta”. Era infatti abituale presso le nobili famiglie del XVII e XVIII secolo allestire all’interno delle proprie residenze una stanza dedicata allo svago, in grado di ospitare tavoli da gioco o accessori per attività ludiche di società.

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Attualmente la sala è ornata da un camino in marmo grigio con un parafuoco in ghisa e da una decorazione ad affresco che corre lungo il soffitto con motivi campestri e una serie di figure spagnoleggianti. Tali rappresentazioni, mostrano uomini e donne vestiti con abiti dai colori brillanti e di foggia settecentesca, con chiari riferimenti al mondo contadino. Le figure sono inserite in piccole rappresentazioni bucoliche, con prati, arbusti e piccoli animali. Tutti i personaggi, sia maschili che femminili, sono raffigurati singolarmente (eccezion fatta per una madre con la sua bambina) in pose molto rassomiglianti, generalmente seduti su una roccia con accanto alcuni oggetti rappresentativi, quali: strumenti musicali, vasi, pacchetti e vettovaglie.
Le persone qui dipinte sono separate tra loro da raffinati motivi ornamentali a racemi vegetali di colore azzurro e blu, coronanti da sottili profili dorati a volute, che lasciano lo spazio a rappresentazioni di fioriere dipinte poste ai quattro angoli della volta.
Di grande interesse anche la decorazione del pavimento, caratterizzata da una bellissima composizione floreale a mosaico di stile veneziano al centro della sala.