Corte d’Onore

Corte d’Onore (2)
Superato il monumentale portale d’ingresso, si apre l’imponente “Cortile d’Onore”, circondato ai lati da fabbricati di diverse altezze, disposti con andamento inclinato rispetto al cortile.
Il fronte settentrionale, sul lato opposto del portale, corrisponde alla parte più antica della villa, detta anche “Riposteria”.

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È infatti molto probabile che nella seconda metà del XVI secolo l’architetto Martino Bassi (1542-1591) sviluppò il progetto dell’imponente complesso architettonico di Lainate commissionatogli da Pirro I Visconti Borromeo recuperando una struttura preesistente che risaliva al secolo precedente. A Martino Bassi, dunque, è da ascrivere il progetto di trasformazione cinquecentesca di una tipica cascina agricola lombarda in palazzo residenziale e luogo di delizia. Oggi il complesso architettonico appare come un grandioso edificio rettangolare, presumibilmente ridotto sul lato occidentale per far posto all’ala settecentesca, caratterizzato al piano terra da un porticato architravato sorretto da colonne binate di granito, dal quale si accede allo scalone nobile che conduce al piano superiore.
Sul fronte occidentale, a sinistra dell’ingresso, si colloca l’imponente edificio fatto costruire dal duca Giulio Pompeo Visconti Arese nel terzo decennio del XVIII secolo, per le crescenti necessità di rappresentanza della famiglia. Questo progetto è da attribuire all’architetto Domenico Valmagini che lo studiò in collaborazione del figlio Mauro Ignazio. Quest’ala del complesso architettonico, chiamata anche “Quarto Nuovo”, è caratterizzata da una compatta muratura in mattoni a vista, interrotta solo dai timpani delle finestre realizzati in pietra e dalla modanatura del cornicione all’ultimo piano.
Il palazzo presenta al piano terra un portico a tre arcate sostenute da due gruppi di tre pilastri disposti a triangolo: in questo modo dal cortile risultano visibili solo due di essi e l’aspetto del portico appare simile a quello dell’ala cinquecentesca.
Il fronte orientale, a destra del portale, è invece costituito da rustici che un tempo erano adibiti a funzioni di servizio, tra i quali le scuderie, le stalle e alcune abitazioni per i contadini. Quest’ala era aperta al passaggio delle carrozze ed attualmente ospita il bookshop della Villa, rinnovato nel suo allestimento grazie ad un significativo e moderno progetto di valorizzazione turistico-culturale.