Tasso (Taxus baccata)

Particolare delle ramo tagliato ed esiccato del tassus baccata (Fototeca ISAL, fotografia di Ferdinando Zanzottera)
Particolare delle ramo tagliato ed esiccato del tassus baccata (Fototeca ISAL, fotografia di Ferdinando Zanzottera)

Sullo sfondo dei padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico provinciale, eretti trasformando parte del giardino pertinenziale di Villa Crivelli Pusterla di Limbiate, suggestivo è il viale di tigli (Tilia cordata) capitozzati che accompagnano l’ospite verso un bosco misto in cui predominano numerose specie arboree sempreverdi e caducifoglie. Tra i primi meritano attenzione i tassi (Taxus baccata) con le loro foglie aghiformi verde scuro in forte contrasto cromatico con i frutti maturi di un colore rosso brillante, vera delizia per gli uccelli durante la stagione invernale.

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Se si osserva da vicino il tasso, appartenente alla famiglia delle Taxaceae, si può notare che sui rami sporgenti gli aghi sono distici, ovvero disposti in modo alterno, mentre sui rami che crescono verticalmente sono distribuiti a spirale. La particolarità delle foglie verde scuro brillante di questa essenza sempreverde è che, pur essendo molto appuntite, non pungono affatto. Questa pianta era sovente coltivata nei giardini all’italiana delle ville gentilizie lombarde perché sopporta molto bene le potature, offrendo la possibilità di divenire scultura vegetale. La sua chioma, infatti, può essere lavorata esemplarmente dai maestri topiari capaci di creare, con questa pianta, elementi perfettamente geometrici o zoomorfi. Molto diffusa, quindi, all’interno dei giardini delle ville gentilizie lombarde, questa essenza la possiamo oggi trovare, oltre che a Limbiate, anche all’ingresso del parco di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, nel quale piccoli esemplari in riga perfetta potati a cono o fiamma accolgono il visitatore e lo introducono allo splendido giardino, oasi silenziosa in quotidiana competizione con il traffico cittadino. Un altro significativo esempio lo troviamo nel “Teatro di Verzura” di Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, teatro naturale composto da una serie di tassi, un tempo rigidamente potati a piramide tronca, destinato a rappresentazioni musicali e teatrali.
A Villa Crivelli Pusterla i tassi costituiscono testimonianza dell’antico splendore del bosco romantico, del quale il visitatore può oggi godere della frescura derivante dalle loro fitte fronde.
Questa pianta fiorisce in febbraio-marzo e si tratta di una specie dioica, perché i fiori sono portati da individui differenti. I boccioli maschili, di colore giallo e di dimensione piccola e rotonda, compaiono singolarmente nella parte inferiore delle ascelle fogliari dell’anno precedente, mentre quelli femminili, minuscoli e di colore verde, dopo la fecondazione danno origine a frutti di un colore rosso splendente a forma di calice (arilli), all’interno dei quali sono contenuti i semi.
Nei rami e nelle foglie del tasso è presente una sostanza alcaloide, chiamata taxin, la cui ingestione può provocare un arresto cardiaco. La pianta perciò risulta altamente tossica. Tuttavia gli uccelli che nidificano tra le fronde degli alberi si nutrono dei suoi frutti carnosi. Gli arilli, viscidi al tatto e dal sapore dolciastro, non sono tossici, al contrario dei semi, che contengono massicce dosi di taxin.
La tossicità del tasso era nota nell’antichità e ha sempre richiamato immagini tetre; per questo viene chiamato “albero della morte” e nei giorni di lutto, nell’antica Roma, vi era l’abitudine di incoronarsi con i suoi rami.