Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica)

Un cedro dell’Atlante nel contesto vegetale del parco di Villa Crivelli Pusterla a Limbiate (Fototeca ISAL, Fotografia di Anna Zaffaroni)
Un cedro dell’Atlante nel contesto vegetale del parco di Villa Crivelli Pusterla a Limbiate (Fototeca ISAL, Fotografia di Anna Zaffaroni)

Anche se risulta difficile rintracciare lo schema originario dei giardini di Villa Crivelli Pusterla a Limbiate, fortemente compromesso dalla loro trasformazione in verde pertinenziale del manicomio provinciale con conseguente edificazione dei relativi padiglioni, sono numerose le particolarità compositive e botaniche ancora presenti e percepibili.

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L’ingresso principale al complesso architettonico introduce il visitatore a quel che resta del giardino formale dell’originaria villa di delizia, nel quale emerge per la sua imponenza, accanto ad una fontana recentemente restaurata, un cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica) con le caratteristiche foglie aghiformi blu-verdi. Queste sono disposte a ciuffo, intorno ai germogli dell’anno precedente, e singole, attorno a quelli dell’anno in corso, creando un contrasto cromatico esclusivo con le altre sempreverdi circostanti. In Italia, sono forse i cedri più diffusi nei parchi e nei giardini delle ville di delizia. Li ritroviamo, per rimanere al solo ambito dei complessi residenziali afferenti al sistema delle ville gentilizie ad esempio, oltre che a Limbiate, anche nel giardino romantico di Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, dove alcuni splendidi esemplari fanno bella mostra di loro vicino all’area della “Fontana di Galatea”, e nel parco pertinenziale di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, lungo gli incroci dei viali che attraversano il parterre, dove queste essenze sono stati piantati in alternanza compositiva con i tassi.

Molto diffusi nelle giardini storici delle ville di delizia briantee la loro presenza spesso è stata determinata dalle particolari condizioni di fioritura assai differenti dalle altre conifere. Il cedro dell’Atlante, infatti, fiorisce in autunno, mostrando fiori maschili, simili a piccole pannocchie rosate che cadono a terra in numero considerevole, e fiori femminili di colore verde che rimangono all’estremità dei rami più giovani. Il frutto è rappresentato da un cono a forma di nido di vespa, con apice concavo e matura in due anni e poi si disarticola.

I rami di quest’albero si distinguono da quelli degli altri cedri perché sono ascendenti. Le sue foglie ad ago simili a quelli del Cedro del Libano, infatti, crescono solitari sui germogli dell’anno in corso e a ciuffi su quelli dell’anno precedente.