Approfondimento sull’ex ospedale psichiatrico: le prospettive per il futuro

46LI le prospettive per il futuro (8)

 

Oggi il complesso architettonico è al centro di un diffuso interesse e in questi ultimi anni le istituzioni locali hanno cercato di interessare alla questione anche le aziende e i privati. Nel corso del 2012, infatti, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha commissionato al Politecnico di Milano e all’Università Bocconi di Milano uno studio finalizzato a elaborare un “progetto strategico di marketing territoriale per l’investitore economico/immobiliare”. Lo studio indica nella priorità della Commissione Europea “Salute e invecchiamento demografico” un potenziale per la programmazione della rigenerazione dell’area nell’ottica dello sviluppo economico e del welfare.

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L’idea progettuale proposta dagli atenei milanesi è quella che l’area, di scarsa attrattività immobiliare, si possa trasformare in:
– parco scientifico per la ricerca in neuroscienze con specializzazione nella prevenzione e cura delle patologie neurodegenerative e di altre malattie mentali legate all’età;
– struttura multidisciplinare in grado di assicurare uno stretto legame fra ricerca di base, attività clinica, cura delle patologie degenerative, impatto sociale;
– parco per la cura dell’Alzheimer con strutture ad hoc: residenze, giardini, centri diurni e temporanei.

La medesima ricerca, coniugando le variabili emerse come punto di riferimento per la valutazione della competitività di un’area con le specificità della provincia di Monza e Brianza ed esprimendo valori di stima del livello di attrattività complessiva del territorio che restituisce una misura della sua competitività, ha tuttavia rivelato alcune evidenti criticità. Tra gli indicatori che evidenziano maggiori problematicità vi sono per lo più quelli legati a fattori condizionati dal ‘sistema paese’: “i valori negativi, infatti, derivano dalle inefficienze della pubblica amministrazione, del sistema finanziario e giudiziario o dalla pressione fiscale; dalla dotazione di infrastrutture di base spesso insufficiente non tanto in termini di strutture, ma di livello dei servizi; dall’offerta di personale qualificato, in buon parte condizionato dal costo del lavoro”. Più in dettaglio, nelle singole schede di analisi delle aree oggetto di approfondimento (ex ospedale San Gerardo di Monza, ex ospedale Civile di Vimercate ed ex ospedale psichiatrico di Limbiate) l’ex complesso manicomiale risulta carente nei confronti della media provinciale degli altri complessi in merito alle infrastrutture di base, alle infrastrutture tecnologiche avanzate e alla qualità della vita. Solo nel caso della “disponibilità e qualità del mercato immobiliare” Limbiate risulta superiore agli altri due siti, anche se rimane fortemente debitrice rispetto alla media provinciale.
I dati presentati nel menzionato studio sono, tuttavia, da riconsiderare in funzione della recente decisione di Regione Lombardia e dell’Azienda Ospedaliera Salvini di Garbagnate di cedere due padiglioni dell’ex complesso manicomiale per realizzarvi strutture idonee al superamento degli OPG (ospedali psichiatrici giudiziari). Una decisione che non può lasciare indifferente il mercato immobiliare della zona e, in particolare, i progetti di intervento sulla stessa area ex manicomiale. La sede di Mombello (Limbiate) è ora infatti assoggettata a uno specifico progetto approvato da Regione Lombardia con la Deliberazione n. X/122 approvata nella seduta della Giunta Regionale del 14 maggio 2013, che prevede la ristrutturazione di due padiglioni (Ronzoni e Forlanini) nell’ambito del “Programma per la realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, ai sensi della l.17.02.2012, n.9 art. 3ter e successive modificazioni. d.m. 28-12-2008”.
Progetto differente è invece quello perseguito dall’amministrazione comunale, per il quale il modello di riferimento è il Denokinn: il Centro basco per l’Innovazione Sociale e Industriale, che ha come obiettivo quello di “fornire un ecosistema innovativo per i leader istituzionali, economici e sociali volto a costruire nuove iniziative di sviluppo economico raggiungendo anche obiettivi di welfare”. Il Documento di Piano del P.G.T. del Comune di Limbiate, invece, pur identificando diversi ambiti di trasformazione urbana all’interno del territorio comunale che, in base alle previsioni, saranno oggetto di interventi di riqualificazione e sviluppo, non prevede esplicitamente nessun piano di trasformazione per l’area in oggetto, nella quale il valore della S.L.P. massima rimane negoziabile.
Qualunque sia il progetto che l’ente proprietario e le istituzioni decideranno di attuare su questo ex complesso manicomiale, affinché si attui un vero progetto di recupero e di valorizzazione del suo patrimonio architettonico e naturalistico, occorre che si riconosca concretamente a Mombello il ruolo che esso ha ricoperto nell’ambito della cura psichiatrica e che accanto al recupero fisico di questi spazi si concretizzi un reale recupero nella memoria collettiva e dell’importanza di questo luogo, capace di comprendere pienamente le sue implicazioni nella ricerca scientifica nell’ambito del disagio psichico e il valore qualitativo delle sue architetture.