Degno di nota è senza dubbio il soffitto, in cui stucchi dorati a rilievo accolgono puttini con in mano diversi oggetti, tra cui un martello, un arco e alcuni strumenti musicali. Il candore dei putti si staglia sul rosa tenue del soffitto, dipinto con un leggero motivo ad arabeschi e volute che si ripete, quasi impalpabile, per tutta la superficie. Al centro, invece, si trova una grande cornice ovale dorata, con motivi naturalistici.
Di grande interesse risulta anche il piccolo studio, dalle pareti e dalle decorazioni però molto compromesse. Al centro del soffitto si trova un medaglione ovale con linee sinuose che incornicia una scena classica, ovvero un carro trainato nel cielo da due cavalli in corsa, con a bordo una figura femminile che trattiene nel braccio destro una grande cornucopia dalla quale fuoriescono fiori ed essenze vegetali. La scena è impreziosita anche dalla presenza di due putti intenti a cogliere fiori dalla cornucopia e a dispensare racemi floreali.
La cornucopia, i vegetali, e alcuni particolari decorativi della composizione, quali le redini, la ruota del carro, la corona floreale che adorna il volto della figura femminile e i suoi sandali, presentano una significativa doratura, che li fa risaltare sul candore della scena.
La parte inferiore del soffitto, appena sopra la linea di demarcazione con le pareti, è occupata da aperture con volute e piccole foglie che racchiudono quattro scene di sapore paesaggistico. All’interno di queste aperture prospettiche sono dipinti archi romani, colonnati e templi in rovina, già segnati dalla presenza della vegetazione incolta.