Le fotografie da elicottero di Villa Arconati

39BO Le fotografie da elicottero di Villa Arconati (3)

 

Nell’ambito dei lavori connessi alla valorizzazione del patrimonio artistico-architettonico afferente al Sistema delle Ville Gentilizie, nel 2015 l’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda (ISAL) ha commissionato una campagna di indagine fotografica da elicottero al noto studio BAMS Photo Rodella.

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Attraverso il processo di sintesi e di interpretazione della realtà che gli è proprio, e che soggiace ad operazioni similari, il patrimonio figurativo della villa oggi dispone di una rinnovata serie di immagini capaci di raccontare i segni fenomenologici del processo di trasformazione del complesso architettonico di Villa Arconati e delle sue relazioni con il contesto naturale ed antropizzato che la circonda. Questa nuova serie di scatti, inoltre, offre la possibilità di osservare le dinamiche della viabilità interna al parco, di percepire i coni ottico-visuali impiegati per far dialogare sapientemente l’architettura della sontuosa dimora con le differenti componenti del parco pertinenziale e di far cogliere pienamente l’asse prospettico sul quale fu fondata l’edificazione della stessa villa gentilizia.
Questa serie di immagini, ricche di un forte pathos narrativo, rappresentano anche una piacevole esperienza visuale per l’osservatore, chiamato a vedere la villa da un inusuale punto di osservazione, che mediamente non appartiene al vissuto quotidiano. Guardare attentamente il territorio che circonda Villa Arconati dall’alto attraverso questi scatti fotografici costituisce anche un’esperienza che stimola l’intelletto e che aiuta la riflessione, sgombra dai condizionamenti fisici fortemente limitativi del risiedere e del camminare all’interno di un contesto urbano, su alcune dinamiche relazionali tra la villa e il sito sul quale è stato organizzato l’EXPO di Milano del 2015.
La fotografia da elicottero, inoltre, con la sua specifica tecnica a voli a spirale, consente di gustare pienamente la tridimensionalità delle architetture che costituiscono la Villa Arconati, nel rapporto tra pieni e vuoti, tra aree libere e superfici occupate e tra elementi vegetali naturali ed essenze arboree sapientemente modellate dal lavoro dell’uomo attraverso l’arte topiaria.