Basilica dei Santi Siro e Materno

Nel XVII secolo iniziarono i lavori per la nuova basilica, che fu aperta al culto nel 1736. L’attuale e definitiva sistemazione dell’edificio risale alla fine del XIX secolo, grazie al generoso contributo della cittadinanza, che mise a disposizione – oltre alle offerte – giornate lavorative.

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L’interno, pensato secondo modelli stilistici cinquecenteschi, ospita diversi altari di notevole pregio con decorazioni barocche. Per la scultura risultano assai interessanti l’altare maggiore(1744), opera degli scultori Nava ed Antignati, e le statue dell’Addolorata e della Madonna del Rosario (XVIII sec.). Notevoli gli affreschi riportati su tela raffiguranti l’ingresso di Gesù in Gerusalemme (1861) e Gesù ed i fanciulli (1858), opera del pittore Mauro Conconi. La decorazione delle volte è opera del pittore bergamasco Giuseppe Riva (1928-1929). La chiesa conserva inoltre una pregevole croce processionale in lamina d’acciaio, incisa a bulino, risalente agli inizi del XVI secolo.
Il campanile è l’edificio più antico della città e risale alla metà del XV secolo, quando fu edificato utilizzando le macerie di un’antica torre, data alle fiamme durante un’azione militare. All’epoca la torre era in posizione avanzata rispetto alla chiesa e, non avendo ingressi al livello del suolo, comunicava con la basilica tramite un passaggio sospeso.
Ha subito modifiche nell’Ottocento per fare posto al nuovo concerto di campane, installato nel 1843 e suonato tuttora grazie all’abilità del gruppo dei campanari di Desio.