Durante l’estate, passeggiando per i sentieri situati sul fronte posteriore di Villa Cusani Tittoni Traversi, si rimane incantati ad osservare il portamento maestoso delle Magnolie in fiore. Le corolle ricordano delle colombe, tanto sono bianche, grandi, solitarie, vellutate, vistose e profumatissime.
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Una scrittrice inglese nel descrivere la bellezza di questa essenza arborea, così la ricordava: “il fiore è di per sé di una bellezza splendente. Ho appena guardato nel cuore di uno di loro. Il tessuto dei petali è una densa crema; non dovrebbero essere definiti bianchi, perché sono avorio, se mai potete immaginare l’avorio e il color crema combinati in una pasta densa, con tutta la morbidezza e la levigatezza della pelle umana giovane. Il suo profumo, che evoca il limone, è insostenibile”.
Per l’intenso profumo, a quanto si dice, gli indiani non dormono mai sotto una magnolia fiorita.
I frutti rossastri ovoidali sono raggruppati lungo un asse centrale lungo circa 10 cm. Una volta maturi, si aprono lasciando uscire i semi di un bel colore rosso rubino e un ulteriore intenso profumo.
Il primo esemplare di questa pianta giunse in Europa a Nantes nel 1740, portato da un mercante di ritorno dall’America. Il nome fu assegnato alla pianta da Linneo, medico e naturalista svedese, in onore del botanico francese Pierre Magnol. Originaria dell’Asia e dell’America, si tratta di una pianta antichissima, della famiglia delle Magnoliaceae, ed è considerata dagli studiosi una delle prime angiosperme presenti sulla Terra, tanto che sono state individuate impronte fossili di magnolie che risalgono a cinque milioni di anni fa.
Questa specie arborea, maestosa e antichissima, è caratterizzata da un portamento piramidale a chioma ricca. Le foglie sempreverdi, a margine intero, si presentano di colore verde intenso sulla pagina inferiore e bruno-ruggine su quella inferiore. Sono tanto coriacee da crepitare sotto la pioggia o solo se mosse da una brezza leggera. Il tronco si ramifica alla base e la corteccia grigio verdastra, presenta poche screpolature anche negli individui adulti.
Anche se nel paese d’origine, la magnolia raggiunge altezze intorno ai 30 metri, in Europa, non supera i 15 metri. Pianta a crescita lenta, non è in grado di fiorire prima dei vent’anni ed è assai longeva. Cresce bene su terreni freschi, acidi, e silicei, mentre teme quelli calcarei. Può venire danneggiata dalle gelate.
Anche se si tratta di un’essenza arborea piuttosto delicata è una specie rinomata in tutti i giardini di delizia. Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, ad esempio, ospita un’imponente magnolia che si staglia sul tappeto erboso nel giardino formale ottocentesco che anticipa l’ingresso alla “Torre delle Acque” del Ninfeo. All’ingresso di Villa Crivelli Pusterla di Limbiate, invece, una maestosa magnolia è collocata all’ingresso principale per accogliere degnamente i visitatori.
Nel linguaggio dei fiori la magnolia è simbolo del candore.
Per l’intenso profumo, a quanto si dice, gli indiani non dormono mai sotto una magnolia fiorita.
I frutti rossastri ovoidali sono raggruppati lungo un asse centrale lungo circa 10 cm. Una volta maturi, si aprono lasciando uscire i semi di un bel colore rosso rubino e un ulteriore intenso profumo.
Il primo esemplare di questa pianta giunse in Europa a Nantes nel 1740, portato da un mercante di ritorno dall’America. Il nome fu assegnato alla pianta da Linneo, medico e naturalista svedese, in onore del botanico francese Pierre Magnol. Originaria dell’Asia e dell’America, si tratta di una pianta antichissima, della famiglia delle Magnoliaceae, ed è considerata dagli studiosi una delle prime angiosperme presenti sulla Terra, tanto che sono state individuate impronte fossili di magnolie che risalgono a cinque milioni di anni fa.
Questa specie arborea, maestosa e antichissima, è caratterizzata da un portamento piramidale a chioma ricca. Le foglie sempreverdi, a margine intero, si presentano di colore verde intenso sulla pagina inferiore e bruno-ruggine su quella inferiore. Sono tanto coriacee da crepitare sotto la pioggia o solo se mosse da una brezza leggera. Il tronco si ramifica alla base e la corteccia grigio verdastra, presenta poche screpolature anche negli individui adulti.
Anche se nel paese d’origine, la magnolia raggiunge altezze intorno ai 30 metri, in Europa, non supera i 15 metri. Pianta a crescita lenta, non è in grado di fiorire prima dei vent’anni ed è assai longeva. Cresce bene su terreni freschi, acidi, e silicei, mentre teme quelli calcarei. Può venire danneggiata dalle gelate.
Anche se si tratta di un’essenza arborea piuttosto delicata è una specie rinomata in tutti i giardini di delizia. Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, ad esempio, ospita un’imponente magnolia che si staglia sul tappeto erboso nel giardino formale ottocentesco che anticipa l’ingresso alla “Torre delle Acque” del Ninfeo. All’ingresso di Villa Crivelli Pusterla di Limbiate, invece, una maestosa magnolia è collocata all’ingresso principale per accogliere degnamente i visitatori.
Nel linguaggio dei fiori la magnolia è simbolo del candore.