Corte della Biblioteca

Veduta della Corte della Biblioteca (Fototeca ISAL.BAMS Photo Rodella)
Veduta della Corte della Biblioteca (Fototeca ISAL.BAMS Photo Rodella)

Il cortile minore sul lato orientale della villa è circondato da un’ala più bassa, rispetto al corpo centrale, costruita nel XIX secolo per ospitare le serre. Qui, addossata al lato orientale, è conservata la scultura in marmo di Carrara raffigurante Arnaldo da Brescia, della quale si conserva il gesso presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano, commissionata nel XIX secolo dal proprietario della villa Giovanni Traversi all’artista milanese Antonio Tantardini, scultore di Viggiù, per abbellire i sentieri del parco e spostata qui nel XX secolo.

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Traversi nel 1817 commissionò diverse altre opere a Tantardini, tra le quali di un certo interesse è la composizione raffigurante Faust e Margherita per il salone d’ingresso. Allievo di Pompeo Marchesi all’Accademia di Belle Arti di Brera, questo scultore era molto amato per la serena nobiltà delle sue composizioni, l’opulenza di forme e la morbidezza di superficie delle sue realizzazioni. E’ interessante evidenziare che l’avvocato Giovanni Traversi volle, come soggetto, Arnaldo da Brescia, riformatore religioso del XII secolo che predicava la rinuncia della Chiesa alla ricchezza, il ritorno alla povertà evangelica, l’abbandono del potere temporale, glorificandolo come vittima dell’oscurantismo e campione del libero pensiero. Abbellire la residenza con immagini di un eretico e di un apostata costò al Traversi l’aperta inimicizia delle istituzioni ecclesiastiche locali e degli ambienti cattolici.