Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo

Fotografia da elicottero della chiesa dell’ex ospedale psichiatrico provinciale di Limbiate (Fototeca ISAL-BAMS Photo Rodella)
Fotografia da elicottero della chiesa dell’ex ospedale psichiatrico provinciale di Limbiate (Fototeca ISAL-BAMS Photo Rodella)

Nel 1867 un primo nucleo di degenti provenienti dal manicomio milanese della Senavra, ormai sovraffollato, venne trasferito nella villa di Mombello, rinnovata dall’ingegner Francesco Lucca sotto la guida del direttore Cesare Castiglioni. L’ospedale venne, in seguito, più volte ampliato per far fronte al numero crescente dei ricoverati.

Continua
Il completamento della struttura coincise con interventi alla cappella fino a che non si decise di costruire una nuova chiesa che fosse adatta ad accogliere l’alto numero di degenti durante le funzioni sacre.
Nel 1937 venne, quindi, eretta la chiesa dedicata ai Santi Ambrogio e Carlo, realizzata dall’ingegner Carlo Fontana e consacrata il 14 settembre 1941 dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster.
La nuova chiesa doveva essere dedicata a San Francesco d’Assisi, patrono della Parrocchia, e a San Giovanni di Dio ma, per espresso desiderio dell’arcivescovo milanese, venne intitolata a Sant’Ambrogio, patrono di Milano.
La chiesa sorse nella parte più settentrionale dell’ospedale in prossimità della strada provinciale che porta a Bovisio ed era in grado di accogliere un migliaio di persone.
L’edificio fu costruito in stile neomedievale e ciò è visibile soprattutto nella facciata neoquattrocentesca con paraste di rinforzo, monofore e piccoli rosoni.
La chiesa presenta forti richiami con gli edifici religiosi milanesi di Santa Maria Incoronata e Santa Maria Bianca al Casoretto. Per il rivestimento venne scelto il mattone a vista capace di far risaltare il marmo del portale maggiore e della lunetta, quest’ultima decorata con un rilievo di Ivo Soli del 1939 raffigurante “Gesù che guarisce gli infermi”.
All’interno la struttura, a navata unica, presenta le pareti laterali movimentate dalla ritmica presenza di monofore e piccoli rosoni.
La costruzione venne completata dal campanile in cui vennero inserite tre campane per scandire le ore della giornata manicomiale e segnalare l’ora della preghiera: due di queste provengono dall’ex palazzo di Giustizia in piazza Beccaria a Milano. A differenza delle altre strutture ex manicomiali la chiesa, caratterizzata da un inusuale impianto planimetrico a croce greca di grandi dimensioni era aperta alla cittadinanza di Limbiate che, in questo modo, la domenica incontrava fisicamente o solo con lo sguardo, i ricoverati presenti all’interno della struttura provinciale.