La villa e i giardini sono impostati lungo un asse principale di simmetria orientato verso i punti cardinali sud-nord, che si sviluppa per una lunghezza di circa trecento metri. Tale impianto ha inizio con il corpo di fabbrica che oggi prospetta su piazza Vittorio Emanuele, e che appare caratterizzato da un alto portone d’ingresso, sormontato da uno stemma in pietra riferibile alle famiglie Arese e Borromeo, proprietarie della villa e unitesi per vincolo matrimoniale nel 1652.
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Circondato da ricche volute, lo scudo araldico mostra il motivo a scacchi riferibile alla famiglia Litta, l’aquila coronata e le ali riconducibili alla famiglia Arese, e il noto motivo del biscione con in bocca un bambino, caratteristico della casata dei Visconti.
Il corpo d’ingresso, su due piani, si presenta di foggia piuttosto lineare, privo di decorazioni e scandito solo dall’aprirsi di una doppia fila di finestre rettangolari e dalla concavità nella parte centrale, in corrispondenza del portale d’accesso. Da questo si accede alla “Corte d’Onore”, nella cui controfacciata d’ingresso è presente una nicchia contenente una statua in stucco di un imperatore romano che sormonta una “fontanella” in pietra viva.