Il “Teatro di Andromeda”, che si trova accanto alla “Torre delle Acque”, è documentato dal 1673. Questa denominazione inizia ad apparire nel Settecento benchè sia del tutto inappropriata perchè, ieri come oggi, non compariva nessuna statua dedicata alla dea. Il teatro, a cui si accede tramite un vialetto di ciottoli, è costituito da una struttura in tufo in cui al centro è ricavata una nicchia rettangolare con chiusura ad arco, contenente un incavo più piccolo con una scultura femminile. La statua rappresenta una donna alata, definita dalle fonti come una sirena, che poggia su un mascherone mostruoso. La donna, dal volto quasi inespressivo, si tiene i seni, su cui si scorgono i buchi delle cannule da cui un tempo dovevano fuoriuscire zampilli d’acqua.
Il mascherone stesso, un volto vagamente umano con tratti già leonini, faceva parte di questo complesso in marmo bianco, e contribuiva a spruzzare dalla bocca altri getti d’acqua. Sotto il complesso scultoreo si trova una alta vasca rettangolare che serviva a raccogliere le acque e a formare, insieme alla scultura femminile, una piccola fontana.
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Nella parte superiore del teatro ancora oggi sono visibili alcune decorazioni, parte delle quali non in perfetto stato di conservazione. Alcuni elementi decorativi, infatti, ad oggi appaiono irrimediabilmente perduti. Gli elementi che si sono conservati sino ad ora permettono di vedere vasi con anse e piedi che affiancano la decorazione principale, priva dei suoi colori originari e molto danneggiata. Questa è posta al centro del teatro, in corrispondenza della nicchia sottostante.
In attesa di un adeguato intervento di restauro, nel “Teatro di Andromeda” è possibile scorgere ancora, oltre al colore aranciato dell’interno della nicchia, anche parti degli affreschi che la decoravano nei secoli passati. Nella sommità si può infatti osservare un motivo mistilineo a volute che si poneva in dialogo con la decorazione che circonda la piccola nicchia della sirena. Accanto alla scultura, invece, la perdita della pellicola pittorica rivela la presenza di più antiche decorazioni dipinte con motivi azzurri e rossi, che ricordano vagamente candelabre con volute. La pavimentazione sottostante era formata da piccoli ciottoli di fiume, nel mezzo del quale erano poste le cannule per la creazione di ulteriori giochi d’acqua.