Riflessioni della gente di Seveso 27 anni dopo l’incidente

39 S Riflessioni della gente di Seveso 27 anni dopo l'incidente (1) 1-56

Il caso di Seveso costituisce un’occasione unica di studio conosciuta in tutto il mondo: molti fonti sottolineano che gli eventi tragici del 1976 videro la creazione di un conflitto tra le autorità pubbliche, che talvolta hanno approcciato il problema come una crisi sanitaria e sociale eccezionale ed imprevedibile, e la popolazione, raggruppatasi spontaneamente in comitati e movimenti, che hanno percepito l’accaduto come un episodio possibile ed ipotizzabile afferente alla sfera di uno specifico modello di sviluppo socio-economico.

Continua
Questo conflitto, acuito dalla mancata creazione di un polo di informazione riconosciuto autorevole anche dalla popolazione e dalla differente preoccupazione localistica e nazionale, in questi ultimi anni è stato oggetto di numerosi studi, interessati a comprendere anche la percezione del disastro da parte della collettività a distanza di alcuni decenni. Per questa ragione è stato particolarmente importante il questionario distribuito nell’estate del 2003 alla popolazione nella quale veniva chiesto di esprimersi in merito alla “cosa più importante che gli eventi accaduti a Seveso a partire dal 10 luglio 1976 devono insegnare alle generazioni future” affinché disastri similari non accadano più. Ovviamente le risposte furono molteplici, ma tra le risposte più significative e numericamente rilevanti, vi sono quelle di critica al modello di sviluppo economico legato alle multinazionali e la coscienza che la storia possa costituire un positivo modello propositivo capace di guardare al futuro. Non mancarono, ovviamente, le persone che ribadivano il valore dell’ affermarsi a Seveso di una coscienza ecologica e di chi rammentava come il caso Seveso fosse servito al miglioramento legislativo per la cura dell’intero territorio italiano.
Numerosi, inoltre, furono coloro che interpretarono come principale insegnamento dell’accaduto il richiamo ad un impegno personale non demandabile o i risultati dell’aggregazionismo spontaneo della popolazione.