Prato delle Farfalle

22SE Prato delle farfalle (1) Podalirio

 

Popolato da una moltitudine di piccoli animali, il Bosco delle Querce offre oasi naturali protette particolarmente significative ed educative per chi voglia approcciare in maniera non teorica la difesa del territorio e dell’ambiente.

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Tra le molteplici aree caratterizzate da una vocazione specifica che in esso si trovano, di particolare rilievo è il “Prato delle Farfalle nel quale gli interventi dell’uomo sono limitati e prossimi al nulla. Da qualche anno, infatti, si è progettata e realizzata un’area nella quale i manutentori del verde non procedono con alcuno sfalcio o altra attività, in modo tale da salvaguardare la crescita di molte specie animali, con particolare riguardo per gli insetti e le farfalle (lepidotteri diurni e notturni). Questi piccoli animali variopinti, dalle fantasmagoriche cromie e dall’affascinante poesia, possiedono un complesso ciclo vitale che oggi necessita di essere tutelato. Esso si suddivide in quattro fasi e conduce dalla schiusa dell’uovo alla nascita della farfalla capace di volare e riprodursi. Questo processo, denominato metamorfosi, vede dapprima le femmine deporre le uova su vegetali adatti a nutrire la larva che fuoriesce dalle uova, che mediamente si schiudono dopo un paio di settimane. Il bruco, che istintivamente in prima istanza si nutre dell’involucro rigido dell’uovo, rimane sino a maturazione a cibarsi delle foglie della pianta che l’ha sino a quel momento ospitato, per mutare il proprio rivestimento esterno quattro o cinque volte prima che si trasformi in crisalide o pupa. Nell’ultima fase della sua vita, prima di volare dalla pianta ospite, l’animale distrugge i tessuti della crisalide affinché si ricostruiscano in forma adulta. Questo suggestivo processo evolutivo, che i frequentatori del prato delle farfalle potranno osservare in tutte le sue fasi senza disturbare i piccoli animali, non è uguale per tutte le specie di farfalle e può variare dalle due-tre settimane ad un’intera stagione.

Il “Prato delle Farfalle”, quindi, nasce con lo scopo principale di fornire un habitat naturale in cui le attività dell’uomo, dallo sfalcio dell’erba al semplice calpestio dei prati, non comportino alcuna alterazione eco-sistemica divenendo un’area protetta che favorisce il numero degli individui della popolazione lepidottera. Le farfalle, infatti, sono molto sensibili alle variazioni ambientali, che hanno spesso trasformato i prati esistenti in luoghi inospitali per gli insetti. La presenza di numerose piante esotiche, sulle quali le farfalle raramente depongono le uova, il diffondersi di fiori appariscenti ma poveri di nettare ed elementi nutritivi per le farfalle, l’impiego indiscriminato di insetticidi, erbicidi e concimi chimici, sono solamente alcuni dei fattori che hanno trasformato le nostre campagne e parchi in luoghi inadatti alla proliferazione degli insetti.

La creazione di questo prato-giardino, tuttavia, non ha come unico scopo quello di creare un habitat naturale per la riproduzione di questi animali, ma costituisce un suggestivo elemento visuale didattico-educativo, dove si possono svolgere interessanti attività di osservazione naturalistica, oltre che costituire una reale “area ponte” tra le differenti zone di riproduzione delle farfalle in terra briantea.