Il valore naturalistico del parco e le sue strutture

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Una veduta suggestiva del Bosco delle Querce (Archivio Bosco delle Querce)

Alla fine del 1986 la cura del Parco è stata affidata all’Azienda Regionale delle Foreste (ARF). Inizialmente vennero messe a dimora 5.000 piante arboree e piantati 6.000 arbusti. Le specie arboree previste erano: querce autoctone, aceri, carpini, pini, silvestri, tigli, salici, betulle, pioppi nero e bianco, frassino, ornielli.

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Quelle arbustive invece erano biancospino, ginestra, ginepro, rosa canina e altri cespugli. In tutti questi anni il Bosco è cresciuto. Grazie agli ulteriori interventi e alla cura dell’Azienda regionale Foreste, alla fine del 1998 il parco comprendeva 21.753 piante arboree e 23.898 piante arbustive, ossia un patrimonio quadruplo rispetto all’impianto iniziale ereditato dall’Ufficio Speciale per Seveso.
Nel 1985, contemporaneamente ai lavori di piantumazione, fu realizzato lo chalet del Bosco delle Querce, con funzioni di servizio, di deposito attrezzi e macchinari e di accoglienza. Nelle sue immediate vicinanze fu realizzata una vasca di accumulo per l’acqua di irrigazione, necessaria alle nuove piante in attecchimento. Per garantire un maggior presidio dell’impianto del Bosco, dal gennaio 1987 una parte dello chalet ospita la sede della sezione di Seveso del Club Alpino Italiano (CAI). I membri della sezione CAI, accettano la scommessa di insediarsi in una struttura del parco, intuirono anche l’importanza di contribuire a riportare alla vivibilità l’area del Bosco, che iniziò così ad accogliere alcune attività del CAI improntate alla conoscenza e alla consapevole frequentazione dell’ambiente naturale. Il Bosco delle Querce, oltre alla zona liberamente frequentabile, comprende un’area naturalistica recintata, con accesso riservato ad attività di ricerca. Nelle zone più tranquille del parco si sono insediati conigli selvatici, volpi, rane, tritoni, bisce d’acqua; gli stagni e i laghetti sono frequentati anche dall’airone cenerino. Il territorio del Bosco è dal 2001 di proprietà della Regione Lombardia. Dal 2003 il Comune di Seveso è diventato ente gestore del Bosco.