Il Bosco delle Querce è situato nei comuni di Seveso e Meda e ha una dimensione complessiva di 43 ettari. Il parco si trova a 210 metri sul livello del mare nella valle alluvionale del fiume Seveso ed è bagnato dal torrente Certesa, affluente del Seveso.
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Il bosco nacque nel 1983. I lavori ambientali e forestali iniziarono nel 1984 e terminarono nel 1986, nella zona maggiormente inquinata dalla nube tossica (“Zona A”) che si sprigionò il 10 luglio del 1976 alla fabbrica ICMESA di Meda e che conteneva, tra le altre sostanze tossiche, anche la Diossina (2,3,7,8 Tcdd).
L’area fu interamente bonificata attraverso la demolizione dei fabbricati esistenti e l’asportazione del terreno superficiale. Questa decisione fu presa dopo un dibattito durato anni. La scelta di realizzare un bosco dopo l’asportazione del terreno si deve anche ai movimenti popolari che sorsero a Seveso dopo l’incidente e fu sostenuta anche dall’illuminato parere del prof. Gian Antonio Lanzani, biochimico sevesino.
Oggi il Bosco delle Querce è il luogo simbolico della lotta contro quell’inquinamento, rappresenta la fatica per recuperare un ambiente seriamente compromesso e l’impegno per non perdere la memoria dell’incidente; e’ un segno della capacità umana di rispondere con forza di volontà, solidarietà e competenza al danno ambientale provocato da superficialità e non curanza del prossimo.
Il bosco è un luogo vivo, con una nuova storia da raccontare. Lungo i suoi viali è stato collocato un percorso che aiuti a non perdere la memoria di quanto è accaduto: un danno umano, curato grazie a molti gesti prodigati da uomini e donne animate da profondo amore per la terra cui appartengono.