La facciata meridionale è caratterizzata da una monumentale ispirazione neoclassica e movimentata dall’avancorpo tripartito disegnato da Pelagio Palagi. La breve scalinata che precede le tre grandi aperture ad arco del piano terreno, e costituisce elemento di mediazione tra il volume interno della villa e il giardino, è fiancheggiata da due grandi statue, opera di Antonio Galli e Luigi Marchesi. Queste raffigurano le allegorie dell'”Amicizia” e dell’”Ospitalità” e, oltre ad una valenza decorativa, svolgono anche una precisa funzione politica e didascalica.
L’avancorpo centrale del fronte della villa nella parte inferiore è costituito da archi sui quali poggiano, nella fascia superiore, quattro colonne tuscaniche dal fusto liscio e dotate di capitelli corinzi finemente scolpiti.
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Questi sono sormontati da un’alta trabeazione e un timpano triangolare abbellito da figure allegoriche in rilievo. Pelagio Palagi modellò la composizione di sculture nel timpano sul soggetto del “Trionfo di Cibele”, dea della natura e degli animali selvatici, secondo la consueta iconografia costituita da una figura femminile seduta sul trono affiancato tra due leoni, con la dea ha che stringe tra le mani un tamburello e porta sul capo una corona turrita. Qui i due leoni rappresentano i personaggi mitologici di Melanione e Atalanta, trasformati da Zeus e condannati a trascinare il carro della dea come punizione per aver profanato il Tempio di Cibele. La dea è affiancata da altri personaggi semisdraiati: Dioniso e Cerere, Attis e la ninfa Sangaride.
L’intera facciata presenta una forte componente di orizzontalità sottolineata dalle fasce che separano i tre ordini. L’ordine inferiore, dipinto in intonaco color crema, è percorso da una successione di finestre rettangolari sormontate da una cornice orizzontale e incorniciate da due archi a tutto sesto negli avancorpi laterali. L’ordine superiore, di colore bianco avorio, è invece caratterizzato da finestre rettangolari con timpani triangolari, che si alleggeriscono nell’ordine superiore dove sono circondate da una semplice cornice. Gli avancorpi laterali variano il motivo delle colonne tuscaniche a tutto tondo e sono contraddistinti da lesene con capitelli corinzi. Una cornice dentellata sorregge il parapetto di coronamento: dall’alto del cornicione si affacciano, come nel fronte settentrionale, alcune statue con il volto e lo sguardo rivolti verso il giardino.
Lo stile dell’intera composizione è tipicamente neoclassico, caratterizzato da un’equilibrata semplicità capace di non soffocare una composta monumentale ottenuta mediante l’impiego dell’ordine gigante.