Ai lati della torretta di stile neoclassico di Villa Crivelli Pusterla a Limbiate, una scalinata immersa nei tigli e fiancheggiata da giovani esemplari di palme, conduce nella zona a valle dell’abitazione signorile, dove oggi si può rimirare il prospetto orientale dell’edificio con il muraglione a terrazza che, anche in epoca attuale, caratterizza la villa di Mombello, e ciò che resta del giardino all’italiana oggi destinato alle attività didattiche dalla scuola di agraria.
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Tra le varie specie arbustive presenti in questa porzione di giardino emergono per valore e piacevolezza la sanguinella, appartenente alla famiglia delle Cornacee. Poco appariscente durante l’anno, in autunno risplende grazie al fogliame rosso e ai suoi frutti, denominati drupe, che crescono in infiorescenze ad ombrella tinteggiate di nero lucido. I germogli rosso sangue e le sfumatura cremisi delle foglie danno a questa specie il nome latino sanguinea. Le foglie, di forma ellittico-ovale e acuminate sono opposte, con una leggera peluria su entrambe le pagine e con nervature incurvate verso l’apice.
I fiori bianco-verdastri raccolti in infiorescenze che somigliano a mazzolini, sbocciano tra aprile e maggio. Il loro odore, sgradevole all’olfatto dell’uomo, attrae un gran numero di insetti, comprese le larve del lepidottero Callophrys rubi che si nutrono delle foglie che a primavera appaiono colorate di verde molto vivo.
Un tempo i frutti della sanguinella venivano usati per estrarne olio per le lampade; mentre oggi sono impiegati per produrre tinture.
Nei prati del parco di Limbiate frammiste alla sanguinella vi sono numerosi arbusti di corniolo, presente in vari cultivar in questa porzione di giardino. Essi sono commestibili e sin dai tempi antichi erano utilizzati nella preparazione di marmellate dal particolare gusto acidulo. Questa pianta dal portamento arbustivo, ha pregi ornamentali per la fioritura precoce e il colore dei frutti. Ne esistono alcune varietà selezionate, con foglie di diverse tonalità che spaziano dal verde con nervature bianche a verde con nervature verde acidulo. I frutti, le corniole, maturano nella tarda estate, gradualmente, e il loro effetto decorativo è notevole, dato che si trovano sulla stessa pianta frutti di tutte le tonalità, dal verde al rosso vivo.
Il nome deriva da cornix, cornacchia, uccello sacro ad Apollo, che ama nutrirsi dei suoi frutti scarlatti con un duro nocciolo e lunghi circa due cm.