La “Sala dei Baci” deve il suo nome alla decorazione che corre lungo l’imposta della volta, nella quale coppie di putti dorati sono raffigurati a lato degli stemmi araldici di Antonio Litta Visconti Arese, a loro volta sormontati da cornici ovali contenenti ritratti di coppie che si scambiano effusioni amorose.
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Lo stemma è caratterizzato da uno sfondo ormai di solo colore azzurro, sopra il quale spiccano un motivo a stelle dorate, nella parte superiore della decorazione, e un motivo a scacchiera, nella parte inferiore. Questo è arricchito da un dorato gherone, tipica pezza triangolare utilizzata in araldica, sormontato da cinque stelle.
Le figure degli innamorati sono racchiuse all’interno di riquadri creati da profili dorati arricchiti da delicate raffigurazioni di perle e gioielli, che si uniscono al centro della volta in corrispondenza di un’apertura circolare a balaustra, dalla quale è possibile scorgere il cielo con al centro una colomba. La superficie di fondo mima l’effetto di un finto tessuto damascato di colore rosa.
Originariamente questa stanza era denominata “Sala Verde” in riferimento al colore della tappezzeria posta alle pareti e, forse, del mobilio in essa contenuto. Nelle dimore nobiliari, infatti, spesso il colore dei tessuti degli arredi era tenuto in assoluta considerazione dai proprietari che richiedevano ai loro artigiani di fiducia o agli artisti chiamati ad ornare le loro dimore, di realizzare mobili cromaticamente intonati al colore del rivestimento parietale, che talvolta contribuiva ad assegnare il nome alle diverse stanze o camere da letto.