Teatro dell’Ortaglia

16BO Teatro dell’Ortaglia (2)

 

Nei decenni e nei secoli scorsi il “Teatro dell’Ortaglia” aveva un aspetto completamente differente rispetto all’attuale. Occupava, infatti, la zona oltre la carpineta, confinando con l’aperta campagna, dalla quale era, ed è tutt’ora, separato da un muro.
Nelle tante modifiche apportate ai giardini nel corso del Settecento, il seicentesco “Teatro dell’Ortaglia” venne rinominato e ridefinito spazialmente come un “Gran parterre” aperto, in cui la facciata meridionale della villa costruita dal Ruggeri fungeva da fondale, traghettando così il Castellazzo verso una nuova fase della sua celebrità: quello di mirabile esempio di giardino alla francese. Il presuntuoso modello di riferimento era la Reggia di Versailles, in cui grandiose prospettive, giochi d’acqua e ambienti curati si perdevano in zone più selvagge e boscose. Fautori di questa sostanziale modifica furono Giuseppe Antonio Arconati e, probabilmente, il già citato Giovanni (o Jean) Gianda, amatore non professionista dell’arte dei giardini.

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Oggi, purtroppo, il “Teatro dell’Ortaglia” appare di difficile lettura e comprensione del suo valore formale. Forse, come suggerisce il nome, nel Seicento questa porzione di parco era destinata ad orti ed eterogenee coltivazioni. In attesa di fonti e documenti che testimonino il suo passato e la sua funzione più nel dettaglio, questo spazio viene oggi usato per eventi e manifestazioni.
Frutto di un piano di programmazione culturale e di riqualificazione del territorio, lo spazio del “Teatro delle Ortaglie” ospita da diversi anni il Festival musicale di Bollate, un evento estivo che ha riscosso molto successo e che si sviluppa, a partire dal parterre, nella zona meridionale del parco. In questi anni iniziative come il festival sono servite a far conoscere e a sensibilizzare il pubblico verso la riscoperta di un bene culturale di valore come il Castellazzo e i suoi dintorni.