Corte Nobile

 

Il piano terra del palazzo è organizzato intorno a una corte quadrangolare centrale, che consente di recarsi a numerosi ambienti interni e di interfacciarsi con le differenti aree che compongono il complesso.
Sul lato occidentale si colloca l’atrio d’ingresso, esternamente caratterizzato da una facciata impostata su tre corpi a sviluppo verticale (corrispondenti al piano nobile con le sale intorno al “Salone Maggiore”), decorata con uno zoccolo in mattoni a vista incorniciato da una doppia fila di pietre, e da un portone centrale in bugnato, ornato da lesene ioniche e sormontato da un balconcino in ferro battuto.

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Internamente la parete presenta un doppio portico retto da pilastri in bugnato di ordine dorico, secondo uno stile molto diffuso nelle dimore milanesi, tra le quali si annovera anche il palazzo urbano che la famiglia Arese Visconti Litta possedeva nel centro del capoluogo lombardo.
La facciata interna meridionale della corte presenta un volume architettonico scandito, al pianterreno, da una sequenza regolare di porte e finestre rettangolari, mentre l’ala settentrionale costituisce il fulcro più antico della dimora voluta dalla famiglia Arese nel XVI secolo.
La parete orientale della corte, infine, presenta un portico a sette fornici, che dà accesso alle differenti ali del palazzo, e ricche cornici mistilinee e nicchie con sculture a mezzibusti raffiguranti imperatori romani. Scandito in due ordini orizzontali sovrapposti e da una sequenza ritmica verticale di pieni e di vuoti, il prospetto orientale della corte nella parte superiore presenta una suggestiva loggia, nei secoli scorsi impiegata come sede di banchetti, corridoio di servizio e, nel periodo invernale, come balcone coperto.
Il ricco apparato decorativo, introdotto da differenti committenti-proprietari del palazzo cesanese, si traduce internamente in una profusione di pitture parietali e nella raffinata collezione di opere d’arte un tempo presente nelle sale. Esternamente essa assume le forme di elaborati cicli scultorei, tra i quali i più significativi sono costituiti dalle statue presenti nel giardino pertinenziale della sontuosa dimora nobiliare e nel ciclo dei Cesari. Quest’ultimo è costituito da una serie di quattordici mezzibusti di imperatori romani coronati d’alloro, collocati nelle nicchie sopra le porte e le finestre del porticato interno della “Corte Nobile”, nell’adiacente loggia e nella facciata prospiciente il parco. La serie di sculture collocate nel porticato raffigurano Alessandro Magno, simbolo ideale dell’imperatore, seguito dai ritratti di Giulio Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Tito, Domiziano, Nerva, Traiano, Adriano e Marco Aurelio. La loro presenza non è insolita all’interno di una dimora gentilizia cinque-seicentesca poiché era diffuso all’epoca ornare gli edifici signorili con le effigi degli antichi imperatori romani, proposti come antesignani delle moderne monarchie e, in questo caso specifico, simbolo del ruolo assunto da Bartolomeo III Arese di consigliere del principe e del potere raggiunto dalla sua casata all’interno del senato milanese.